22 Mar Voci dal carcere.
Religione e carcere: il rumore di fondo è forte occorre solo attendere
Di Joseph Arangio Febbo.
La religione come confronto con sé stessi: un percorso che, anche in carcere, può aiutare a ritrovare la pace e restituire senso agli eventi della vita. La religiosità può passare dall’essere mero rito scaramantico ad autentica introspezione. In carcere, per qualcuno, si fa strumento atto a mantenere un contatto con sé e con il mondo esterno, la cui esperienza è preclusa dalla detenzione.
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