Voci dal carcere. CREDERE: UNA RICCHEZZA CHE NESSUNO CI PUÓ TOGLIERE | Piazza Grande
22061
post-template-default,single,single-post,postid-22061,single-format-standard,everest-forms-no-js,ajax_fade,page_not_loaded,,qode-theme-ver-7.7,wpb-js-composer js-comp-ver-4.7.4,vc_responsive

24 Apr Voci dal carcere. CREDERE: UNA RICCHEZZA CHE NESSUNO CI PUÓ TOGLIERE

Di Pasquale Acconciaioco

Ogni essere umano ha bisogno di credere in qualcosa. Il carcere a volte porta a una riscoperta della propria spiritualità. Per alcune persone musulmane, la dimensione rituale della preghiera accompagna e scandisce le giornate, creando momenti di raccoglimento e stimolando riflessioni che superano la specifica religione per estendersi a una più ampia concezione del “bene” che può regolare l’esistenza.

Condividi su:
7 Comments