14 Lug Un orto in dormitorio: si può.
Qualche mese fa un ospite del dormitorio Rostom ha detto agli operatori: “come sarebbe bello piantare qualche fiore…!” E da questo piccolo desiderio è nato un piccolo progetto. Grazie all’aiuto di molti volontari abbiamo recuperato un po’ di attrezzi da giardinaggio, sementi, vasi e una sessantina di piante e di fiori. Il lavoro è stato duro, e quotidiano. Ma i risultati sono arrivati! Zucchine, pomodori, melanzane, insalata, peperoni, fragole, cetrioli… e molto colore in più. Basilico, menta e addirittura tre girasoli che stanno crescendo.
I racconti sono molti, giorno per giorno.
Un’operatrice: “Ogni settimana, gli ospiti che curano l’orto mi fanno fare il giro del cortile. Pianta per pianta, con soddisfazione e risate, ammiriamo una rosa che è sbocciata o i pomodorini che stanno nascendo. E, lo ammetto, tra noi operatori facciamo a gara per ricevere in regalo la prima fragola o i fiori di zucca! C’è chi ha la propria piantina di menta, chi il proprio basilico e chi il proprio girasole…”
K., uno degli ospiti a cui va il merito di prendersi cura del giardino: “Questa è la mia psico-agri-terapia… Mi piace vedere che, con un po’ di cura, le piante crescono… Mi sento utile e faccio qualcosa di buono.”
E ancora G. che è stato al Rostom alcuni mesi per poi trasferirsi. Durante le prime settimane, è tornato spesso al Rostom per salutare gli operatori e per far vedere a tutti le foto della sua nuova camera. E l’occasione era buona anche per innaffiare la sua “piantina” di zucchine, che ogni giorno sembrava più grande…
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